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Sfido a trovare uno di noi che non abbia mai avuto un battibecco o sia stato insultato, addirittura censurato, sul noto forum di arifidenza. Oserei dire nessuno, nessuno che ovviamente non appartiene ad una certa cricca oppure è allineato o quasi al pensiero comune.

E’ un forum anomalo: non rispecchia i canoni con i quali sono stati creati i forum tempi addietro.

Diciamo che i forum sono i progenitori dei social network. Ormai non sono più di moda. Diciamo che se un web designer decidesse di aprire un dominio internet per creare un forum, fallisce già in partenza. Ormai è una tecnologia obsoleta che però ha ancora peso in ambito radioamatoriale: del resto noi amiamo molto il vintage. Più una cosa è vetusta, più facciamo a gara per averla ed usarla.

Una qualità estremamente importante dei forum è l’anonimato. Con un nickname ed un avatar scelti dall’utente il quale decide se rendersi identificabile al pubblico oppure no, ognuno di noi può esprimere la propria libera opinione, nel rispetto delle leggi, senza dovere per forza identificarsi al pubblico. I suoi dati sono raccolti dal proprietario o gestore della piattaforma e non sono divulgabili se non nei modi e casi espressi dalla legge.

Il forum era l’unico ambiente, seppur virtuale, dove si poteva sostenere tesi magari scomode, seppure a norma di legge, senza dovere essere poi additati e derisi. Era la massima espressione di libertà di opinione.

Arifidenza di forum ha solo le funzioni ed il nome. Ben altro sicuramente è!

Innanzitutto, per registrarti devi per forza usare il tuo nominativo radioamatoriale che diventa anche il tuo nickname. Già qui viene meno la libera scelta se rendersi anonimo o no alla comunità. Inoltre, chiedono di utilizzare il nominativo di stazione in una situazione in cui non vi è alcun obbligo di legge per utilizzarlo. Il nominativo identifica la stazione radio non l’operatore e deve essere utilizzato sempre nei casi e modi previsti dalla legge. Quindi noi, siamo costretti, per registrarsi su questo forum, a dovere utilizzare impropriamente il nostro nominativo di stazione subendo allo stesso tempo una notevole forzatura nella nostra libera decisione sull’essere anonimi o no. Oltre a ciò, dobbiamo inviare anche documenti rilasciati dallo Stato e comprovanti la nostra qualifica di radioamatori.  Che fine fanno i nostri documenti? Vengono cancellati o vengono conservati? Se si, come? E’ possibile leggere un G.D.P.R. redatto in base alla normativa europea in materia di protezione di dati personali?

Una volta poi che ci si registra si entra in un vero e proprio ring dove all’inizio combatti perché sei carico di idee e voglia di discutere, poi però passato qualche tempo, ti metti in disparte e leggi i post di chi ha tempo da perdere nel discutere e dei soliti 4 o 5 vecchi cazzoni rincoglioniti che provocano, insultano e offendono.

Poi se non sei socio ARI hai a malapena diritto di parola. Meno male che è un forum aperto a tutti!

Per carità!

Saluti!

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